Le storie di fantasmi interessano un po’ tutte le città, eppure quando si parla dell’Italia ci sono vere e proprie leggende e misteri.
Non si tratta di semplici racconti mitici ma proprio di un’intera isola dei fantasmi che è legata ad una storia che la definisce “maledetta”.
Dimensioni ridotte e una storia lontana che inizia nel 421 quando accolse per la prima volta i suoi abitanti, divenne un rifugio, poi un luogo d’esilio e poi l’isola dei fantasmi.
Siamo a Poveglia, a sud di Venezia e quest’isola è stata tante cose nel tempo, prima ha accolto coloro che scappavano dalle invasioni barbariche, poi ha accolto una tranquilla comunità e poi è diventata un luogo dove venivano portati i malati e infine è stata abbandonata.
Un passato tumultuoso per una piccola isoletta che oggi è invasa dall’erba e spaventa tutti i residenti delle zone attigue. Pare che il terreno sia ricco di ceneri umane per quello che è accaduto durante la peste nera quando le persone venivano bruciate e poi sepolte proprio su questa terra. I pescatori della zona alimentano il mito, stando alla larga dall’isola.
Qui si trovava anche il manicomio psichiatrico più grande d’Italia. Nel 1800 era quindi una sorta di luogo d’esilio per malati mentali. Non era una vera riabilitazione e venivano condotti strani esperimenti su coloro che varcano quella soglia. Stando ai racconti del posto, il medico che se ne occupava ad un tratto impazzì e si gettò dalla torre del manicomio stesso. La gente afferma di udire ancora oggi i rintocchi dell’isola anche se la campana non c’è più.
Alcuni operai italiani negli ultimi anni hanno provato a ripristinare l’ex ospedale ma i lavori si fermavano sempre per strani fenomeni. Nel 1922 l’isola divenne la sede ufficiale dell’ospedale psichiatrico più grande esistente ma i pazienti riferivano sempre di avere visioni di fantasmi, anche se non venivano presi sul serio.
Ancora oggi tra mito e leggenda l’isola di Poveglia è considerata un luogo molto spaventoso, tanto da essere abbandonata da molti anni. Non c’è molto turismo tranne per coloro che provano ad addentrarsi sull’isola. Per chi vuole visitare l’isola bisogna noleggiare una barca e quindi recarsi sull’isola. Spesso ci sono anche pattuglie di polizia che si trovano sull’isola per evitare che qualcuno si addentri troppo e che non sia in grado di tornare o che abbiano qualche problema mentre esplorano il manicomio.