Esiste davvero il paese delle streghe è in Italia e devi vederlo adesso

Siete alla ricerca di un viaggio all’insegna della magia e del brivido? Preparatevi a scoprire il Paese delle Streghe.

Appassionati di magia e stregoneria tenetevi forte. Finalmente, per vivere un’esperienza mistica e che regala qui brividini lungo la schiena, non è necessario andare dall’altra parte del mondo. E nemmeno attendere una civetta da Hogwarts.

La città delle streghe è in Italia
Triora, la città delle streghe esiste veramente

In Italia esiste infatti il Paese delle Streghe e, visitarlo, è una vera e propria magia. Dall’inizio alla fine: sia per la location che per le storie e le leggende che animano questo luogo. Andiamo a scoprire insieme Triora!

Dove si trova Triora, il Paese delle Streghe

Piccolo borgo nella Liguria di ponente, precisamente in Valle Argentina, Triora attira ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo per la sua storia legata a doppio filo con i processi di stregoneria ad alcune donne del luogo accusate, per l’appunto, di essere streghe.

Negli anni tra il 1587 e il 1589 Triora era un borgo fortificato, punto di snodo e commercio tra Francia, Piemonte e località oltre mare. Quei due anni furono durissimi per la gente del posto che venne travolto da una carestia senza precedenti e, sebbene la causa fosse da ricercarsi nelle manovre politiche dell’epoca, il popolo trovò nelle streghe il proprio capro espiatorio.

Come è iniziato il Processo alle Streghe?

Nel 1587 il Parlamento locale chiese alle autorità di intervenire in materia di streghe. Si pensava infatti che svariate donne di Triora e delle comunità limitrofe, stessero compiendo dei malefici contro la gente del posto e dovevano essere fermate. Iniziò così il famigerato processo alla streghe di Triora che portò al fermo, almeno inizialmente, di 13 donne, 4 ragazze e 1 bambino. Si dichiararono colpevoli, ma dopo lunghe torture e, come loro, anche altre dieci persone negli anni a seguire vennero fermate. Fu così che alcune case vennero trasformate in carceri come la Ca’ de baggiure, la casa delle streghe, oggi visitabile.

Incarcerazione e rogo per le presunte streghe

Durante l’incarcerazione avvennero le prime morti per suicidio, ma visto che in carcere c’erano anche nobildonne e persone influenti si iniziò ad accelerare i tempi di condanna, ma allo stesso tempo si chiese maggior tutela. Nel maggio del 1588 arrivò da Genova l’Inquisitore Capo e un susseguirsi negli anni di giudici e commissari che inasprirono però la caccia alle streghe trasferendone molte anche a Genova. Per le rimaste ad attenderle c’era solo il rogo, e così fu.

Quando nell’aprile del 1589 si decise di fermare il processo alle Streghe per mancanza di prove non si sa la fine delle donne incarcerate a Genova, ma la speranza è che siano state lasciate libere.

 

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Oggi questa storia così particolare è oggetto di studi e analisi da parte di storici e letterati e, proprio a Triora, un museo diffuso ne racconta i momenti salienti. Insomma, siete pronti a scoprire il paese delle streghe?

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