Voi sapete perché il giorno della Vigilia di Natale bisogna mangiare pesce? Qual è l’origine di questa tradizione?
Ci siamo, ormai il Natale è alle porte e domani è finalmente il 24 dicembre. La Vigilia è un momento che si carica di grandissime aspettative ed emozioni. C’è chi aspetta la mezzanotte per aprire i regali, chi si rilassa sul divano guardando un classico film come Una Poltrona per Due, ma c’è anche chi cerca di rispettare in tutto e per tutto le tradizioni natalizie.
E, per la Vigilia di Natale, non si tratta solo di andare alla Messa di Mezzanotte, ma anche rispettare alcuni dettami legati ai comportamenti e all’alimentazione. E così, il 24 sera, non si deve mangiare carne. Ma come mai?
Sapevate dell’usanza di mangiare pesce il 24?
Se non lo avete mai saputo ebbene, è così: la Vigilia di Natale è uno di quei giorni chiamati “di magro”, ossia in cui non si dovrebbe mangiare carne, ma fare una cena o un pranzo a base di vegetali o pesce. Per questo tradizionalmente si parla del famigerato “Capitone del 24 dicembre”. Ma questa tradizione da dove arriva?
Come è nata questa tradizione?
I giorni di magro non sono solo il 24 dicembre, ma cadono in altri momenti importanti secondo il calendario “religioso”. Come alla vigilia della festa di Pentecoste, oppure Ognissanti e il giorno prima di Natale. Tutto nasce con l’idea di mangiare cibo povero in segno di rispetto e devozione, evitando soprattutto arrosti e bolliti. Eppure c’è il via libera al consumo di pesce, segnando una netta contrapposizione tra questi due alimenti.
Secondo le credenze popolari il pesce era un alimento più semplice rispetto alla carne, ma non solo. Si diceva anche che, essendo visivamente molto meno sanguinolento, era un alimento più rispettoso e meno foriero di attenzione da parte di spiriti o energie maligne.
Insomma, sicuramente la credenza che il pesce sia un alimento più povero rispetto alla carne poteva valere molti anni fa. Oggi infatti non è più così e certi crostacei o pesci hanno un valore economico pari, se non superiore, alla carne. Come sempre succede quindi in caso di credenze popolari, la cosa più importante è sempre cercare di non esagerare e presentarsi alle festività con il cuore più puro possibile.