C’è una tradizione speciale per celebrare Capodanno nel mondo e, secondo noi, dovremmo provarla tutti insieme assolutamente.
Se in Italia festeggiamo il Capodanno con gli amici o i parenti e la parola d’ordine è: divertimento, non in tutto il mondo è così. Anzi.
Ci sono dei luoghi in cui si celebra la fine dell’anno facendo delle grandi pulizie. Come a voler purificare la casa e gli ambienti prima dell’inizio del nuovo anno. Ma dove si può pensare di trascorrere il 31 dicembre con l’aspirapolvere in mano? In Giappone ovviamente dove si celebra il rito chiamato 大掃除 , ōsōji, che significa proprio Grandi pulizie dell’Ōmisoka, ossia la vigilia di Capodanno.
Le pulizie di Capodanno: il rito giapponese
Il Capodanno giapponese si chiama shōgatsu, ma secondo la tradizione locale una delle cose più importanti da fare è quella di pulire completamente e approfonditamente la casa. Dopo aver levato anche il più piccolo granello di polvere, allora si passa alle decorazioni con tanti abbellimenti e oggetti che portano fortuna. Originariamente la pratica di pulizia della casa iniziava il 13 dicembre. Oggi non c’è una data precisa, ma questa operazione va comunque fatta: una sorta di reset per iniziare in questo caso il 2023 sul pulito insomma.
Quali sono le altre tradizioni per il Capodanno?
Questo non è ovviamente l’unico rito per il Capodanno in Giappone. Ce ne sono anche molti altri come l’usanza di mangiare il Soba della Vigilia di Capodanno, ossia vermicelli di grano, uova e brodo caldo. Questi spaghetti sono bene auguranti perché sono lunghi come la vita che ci si augura. Allo stesso modo, visto che si tagliano facilmente, sono anche il simbolo di come possiamo recidere i ponti con ciò che non ci fa stare bene. Altra usanza è suonare la campana, Bonsho, per 108 volte per purificare l’anima e iniziare l’anno con un cuore puro.
Lo diciamo sempre: paese che vai, usanza che trovi. E questa volta possiamo dire che la tradizione di pulire casa per Capodanno è molto curiosa. Certo, magari non è la tipologia di festa che si immagina, ma il risultato è iniziare il 2023 in una situazione nettamente più pulita e priva di “pesi” del passato. Niente male non è vero?